Nabucco, l’opera di Verdi, racconta la conquista di Gerusalemme da parte del re babilonese Nabucodonosor (Nabucco), la schiavitù degli ebrei e la lotta interna tra le figlie del re, la tirannica Abigaille e la dolce Fenena, innamorata dell’ebreo Ismaele, culminando nella pazzia di Nabucco, la sua conversione al Dio ebraico, la redenzione, la liberazione degli schiavi e il suicidio di Abigaille, con il famoso coro “Va, pensiero” simbolo del popolo oppresso. “Va’ pensiero” fa parte di quel ristrettissimo novero di pezzi che trasversalmente, da lungo tempo si legano geneticamente ancor prima delle note e delle parole che li compongono, ad un significato umano universale e istintivo che nel caso specifico, vuol dir due cose: capacità di reagire ad un destino avverso e libertà.